Lo sapete come sono fatto: la mia vita è ineccepibile, la mia condotta è irreprensibile, la mia morale è inattaccabile. Non parlo se non mi viene chiesto, non impreco neanche con il subconscio, guardo con un occhio alla volta, penso in bianco e nero e sogno in tonalità di grigio. Sono una persona modesta e umile, sono sono sempre l’ultimo a uscire da un aereo, l’ultimo a lasciare una stanza, l’ultimo ad essere avvisato se si organizza qualcosa.

Accetto di buon grado le difficoltà che la vita mi propone, tollero i dettami di tutte le religioni, comprese quelle politeiste e ubbidisco anche ai capoversi della bibbia che si contraddicono tra di loro. Ho espanso la mia fede fino alla grandezza di un chicco di senapa seppur non ne abbia approfittato per spostare le piccole colline che da tanta parte il guardo escludono. Chi visse sperando morì non si può dire.

Rispetto tutti gli esseri viventi e inanimati, accolgo nella pace il microparticolato che si insinua nelle mie cellule per alterarne il funzionamento e saluto con rispetto ogni neutrino che attraversa il mio corpo. Non mangio la carne perchè degli esseri senzienti, non mangio la verdura perché il processo di fotosintesi potrebbe ancora essere debolmente attivo. Aspetto che le lumache attraversino e che le formiche si spazientiscano. Bevo solo l’acqua che cade nella mia bocca quando piove, e conservo le feci in un fazzoletto perchè in un futuro in cui la tecnologia lo consentirà io possa riutilizzarle.

Mi lavo strofinandomi con della sabbia e aspettando al vento che la polvere decida di scendere dal mio corpo. Non mi tuffo in mare, ma aspetto che le onde mi aggrediscano. Non perdo un capello senza che venga celebrata una cerimonia in suo onore dopodiché lo conservo insieme agli altri in una scatoletta verde. Prego per le persone che incrociano il mio sguardo e per le preghiere che faccio e blocco la ricorsione solo quando finisco la memoria.

Sto tanto attento perché per un errore commesso nel posto giusto al momento sbagliato davanti alle persone idonee in un contesto inadeguato mi potrei giocare tutta l’eternità. Allora, beh ecco… vorrei dire… che prima che io trovi un bastone nerboluto e venga a cercarvi uno per uno, voglio qualcosa in cambio. E lo voglio immantinente.